––– Mostra sulla visione del futuro tramite le nuove tecnologie applicate alle arti
a cura di
Lorenzo Di Silvestro
Ambra Stazzone
Il progetto Future Vibes, nato nel 2022, ideato con lo scopo di partecipare al dibattito nazionale in corso su temi relativi alle nuove tecnologie applicate alle arti, ha visto nelle edizioni #0, #1 e #2 il susseguirsi di una serie di incontri con relatori nazionali e internazionali con un focus sulle professionalità specifiche, approfondimenti sulle attuali forme di arte digitale e riflessioni sui prossimi sviluppi in ambito artistico e tecnologico.
Il progetto ha anche l’obiettivo di sviluppare un pensiero critico che porti alla realizzazione di prodotti innovativi nell’ambito delle arti: dal video all’animazione, alla fotografia, alla narrazione multimediale. Per questo motivo si è pensato alla realizzazione di una mostra dematerializzata e itinerante che illustrerà possibili scenari futuri.
L’obiettivo è quello di immaginare la progressione del mondo nei prossimi decenni. Dunque, così come scrittori, artisti, scienziati nel passato hanno immaginato il mondo che oggi viviamo, i partecipanti alla mostra immagineranno il futuro partendo da quello che già oggi si può intravedere. La mostra sarà esposta inizialmente a Catania e poi andrà in tournée e sarà dunque allestita in tutte le accademie che vorranno ospitarla.
A questo scopo sarà ideato e realizzato un kit che possa rendere semplice il suo allestimento secondo linee guida rispettose dell’ecologia, eliminando spese di trasporto e di assicurazione di quanto esposto.Pur mantenendo la sua complessità concettuale, la mostra sarà semplice da fruire e riuscirà dunque ad avvicinare un vasto pubblico ad argomenti di norma comunicati solo a pubblici specializzati.
Ecco l’elenco degli autori dei lavori e le motivazioni della giuria.
Pubblicati in ordine alfabetico poichè non esiste un primo o un quinto. Sono tutti vincitori!
Parnoid Android è un’avventura emozionante e piena di glitch che cattura lo spettatore. La musica e le immagini formano un insieme coerente e ricco di simbolismo. Natura vs umanità, umanità vs umanità. Siamo bombardati da informazioni, eppure riusciamo a produrne ancora di più. Tutto è tracciato, nulla è segreto. Eppure, spesso spariamo nel nostro piccolo mondo. Per chi è interessato alla crittografia e alla privacy questo lavoro riesce a farmi sentire un po’ più paranoico!
Metamorfosi plastica di Fiore Gnozzi colpisce per la chiarezza e la semplicità della sua concezione. Pur nascendo grazie alle possibilità potenzialmente inesauribili dei programmi multimediali, non cade nella tentazione di strategie di sopraffazione visiva. Piuttosto, fonde il sistema di riferimento dell’arte moderna astratta con il materiale figurativo fotorealistico delle rappresentazioni vegetali in modo apparentemente naturale e altrettanto sorprendentemente accattivante. Di conseguenza, la percezione dello spettatore salta avanti e indietro tra i riferimenti compositivi al modernismo e l’effetto immediato e senza tempo delle rappresentazioni frammentate della natura.
Enter:tainment utilizza in maniera virtuosa le possibilità dell’IA per creare un video straordinariamente coinvolgente e poetico. Nella tradizione delle opere mediatiche auto-riflettenti, l’artista combina abilmente e ambiguamente sequenze di immagini montate con cadenza ritmata con un flusso di pensiero ipnotico. Diventa subito chiaro che è il televisore stesso, al centro dell’immagine, a riflettere sul proprio ruolo nel mondo dei media, nel rapido cambiamento delle mode e dei tempi. Il mezzo di intrattenimento stesso solleva in modo raffinato una domanda centrale nel contesto della crescente presenza dell’AI in tutti i settori della vita: Which vision will carry my light next?
ENTRETEJIDO è un lavoro che evoca in maniera originale, attraverso l’utilizzo di una tecnica di rilevamento come la fotogrammetria e la rete di punti da essa generata, il legame esistente tra il territorio e le popolazioni Kankuamo che in esso vivono. Inoltre riesce a rendere in maniera efficace la relazione tra natura, cultura e tradizioni che caratterizzano tali popolazioni, creando un ideale facsimile digitale proiettato nel 2042, che diventa anche simbolo di resilienza di un’identità culturale che rischia l’estinzione.
Come la Xylella che si insinua silenziosamente nei tessuti dell’ulivo senza manifestarsi subito così l’intelligenza artificiale opera sotto la superficie delle nostre vite cognitive e sociali, accumulando dati, apprendimenti, possibilità. Entrambe agiscono nel tempo dell’invisibile e nel regno del quasi-non-detto, e proprio per questo la loro potenza è inquietante: ci mettono di fronte a un’ecologia della trasformazione che è già in atto ma non ancora visibile.
In occasione della preview della mostra (4 giugno 2025) sarà organizzata una giornata di studi che vedrà i curatori e altri relatori impegnati ad approfondire i temi del progetto stesso visto attraverso le proprie esperienze professionali.
La giornata unirà teoria e pratica, come nel DNA delle Accademie, con protagonisti gli studenti. Saranno infatti presentate opere digitali interattive e in realtà virtuale, che rappresentano il connubio tra Arte e Scienza, da loro realizzate per l’occasione. Si potrà inoltre assistere alla proiezione di “Tikonna” (“Mettere insieme” in Fon, una delle svariate lingue parlate in Benin), un corto in cutout animation realizzato col software Blender durante un workshop, nato dalla collaborazione tra AbaCatania e Unict. Il software di modellazione 3d open-source utilizzato è recentemente assurto agli onori della cronaca perché con esso è stato interamente prodotto il film “Flow” del regista lettone Gints Zilbalodis, realizzato da un piccolo team di animatori indipendenti, vincitore del prestigioso Oscar come miglior film d’animazione (Academy Award 2025).
Nel corso della mattinata interverranno i componenti della giuria internazionale selezionatrice della mostra. Il pubblico potrà potrà ascoltare il racconto delle opere realizzate dagli artisti Marc Weis e Martin De Mattia (München, DE), la cui collaborazione è rappresentata dalla sigla M+M, la cui pratica prevede l’uso di svariati mezzi espressivi, digitali e non, per creare opere complesse; sorprendersi delle riflessioni sulle ultime ricerche della fisica nucleare accostate alle opere d’arte da Domenico Santonocito, ricercato presso l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; apprezzare i contrasti espressi dai lavori digitali di Kamilia Kard, artista che utilizza colori sgargianti e forme bambinesche o arcaiche per parlare di temi profondi, sottolineando come i social media influiscono nella percezione di sé; conoscere il rapporto tra artisti e tecnici tramite l’esperienza di Sybren Stüvel, sviluppatore Blender ad Amsterdam, città dove è stato creato l’innovativo software e dove è sita la fondazione omonima.
La seconda parte della giornata chiamerà a interrogarsi sul futuro del rapporto tra tecnologie digitali ed espressioni d’arte contemporanea docenti di diverse accademie italiane, Federico Bucalossi (AbaFirenze), Andrea Giomi (AbaTorino), Luca Pulvirenti (AbaPalermo), Daniele Suffritti (AbaVenezia), impegnati da anni, nella loro pratica didattica e di ricerca, a investigarne i punti di contatto oltre che, Tahnee Drago e Cristina Iurissevich, dottorande del corso in Scienze della produzione artistica e del patrimonio, XL ciclo (I ciclo AFAM) dell’Accademia di Belle arti di Catania.
04 giugno 2025
9.00 — 18.00
Accademia di belle arti Catania
06-30 giugno 2025
lunedì — venerdì
9.30 — 18.30